Nelle auto trovati due caschi da motociclista
di Giancarlo Tommasone
Ha violato la sorveglianza speciale, perché sorpreso fuori dai confini di Napoli, suo comune di residenza. Per questo motivo è finito in carcere, a Poggioreale, Antonio Abbinante, 61 anni, ritenuto l’attuale reggente dell’omonimo clan e il nuovo boss di Scampia. E’ stato fermato durante un controllo effettuato dagli agenti del commissariato Scampia, diretto dal vicequestore Giovanni Bruno Mandato. Le forze dell’ordine hanno intercettato Abbinante a Mugnano, a bordo di un’auto, condotta da Alessandro D. F. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, ad accompagnare il 61enne e l’uomo che era con lui, anche un’altra vettura, condotta da Vincenzo I.
I due guardaspalle
sono stati denunciati
Quest’ultimo e Alessandro D. F. sono stati denunciati, mentre per il boss, che era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale per reati di camorra, si sono aperte le porte della casa circondariale partenopea. Nelle auto, gli agenti hanno trovato anche due caschi da motociclista, nessuna traccia, invece, di armi. Antonio Abbinante, fratello di Guido e Raffaele (meglio conosciuto nell’ambiente criminale come Papele ’e Marano), fino al 2004 era considerato il referente diretto del superboss Paolo Di Lauro. Poi è confluito nella fazione degli Scissionisti (confederazione di clan che si sono ribellati al potere dell’organizzazione di Cupa dell’Arco), rivoltatasi proprio contro Ciruzzo ’o milionario, e protagonista della prima sanguinosa faida di Scampia e Secondigliano.