“L’Agenzia si limita ad applicare la complessa normativa in materia di dragaggi, con scrupolo ed equilibrio, nella consapevolezza del rilievo strategico delle opere di interesse pubblico, dell’assoluta necessita’ di evitare lungaggini burocratiche, operando in spirito di leale collaborazione, ma anche cosciente dell’esigenza di attuare con serieta’ i controlli ambientali previsti dalla legge”. E’ quanto si afferma in una nota dell’Arpac “con riferimento alle affermazioni del presidente dell’Autorita’ di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, circa le operazioni di dragaggio nel porto di Napoli e le corrispondenti attivita’ di controllo”.

Il commissario straordinario dell’Arpac, Stefano Sorvino, “senza potere ne’ volere entrare nel merito nella qualita’ di rappresentante dell’Ente di controllo”, precisa: “come e’ noto, le attivita’ di controllo si svolgono non discrezionalmente, ma nel quadro delle prescrizioni recate dal decreto di autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e con la necessaria collaborazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), attesa la valenza nazionale dell’importante intervento”.