Una fumata nera, anzi nerissima. L’incontro, terminato dopo quasi 12 ore di discussione, tra sindacati e Comune – presenti c’erano l’assessore al Bilancio e partecipate Enrico Panini e il capo di Gabinetto Attilio Auricchio – si è concluso malissimo. Porte che sbattevano e qualcuno che si è mandato a quel paese. Il piano presentato da Palazzo San Giacomo per Anm fa acqua da tutte le parti e «il vertice – come racconta sindacalista – si è concluso con esito negativo».
LAVORATORI NON CONVINTI DEL PASSAGGIO
DA ANM AD ALTRE PARTECIPATE DEL COMUNE
Qual è il problema cardine che non ha permesso ai sindacati di condividere la bozza del nuovo piano partorito dal Comune? La mobilità di 69 lavoratori Anm “indirizzati” verso un’altra partecipata comunale, ovvero Asìa. I sindacati chiedono maggiori tutele: come il fatto che «la mobilità avvenga soltanto con lo stesso livello previsto dal contratto di lavoro nazionale».

In sostanza le oo.ss. non vogliono che i dipendenti, oggi Anm, un domani Asìa, perdano soldi dallo stipendio o comunque l’attuale livello di inquadramento. Oltre al fatto che il piano del Comune non prevede la volontarietà della mobilità. Ultima richiesta dei sindacati: i licenziamenti vanno accompagnati dalla Naspi (indennità di disoccupazione prevista per i lavoratori licenziati).
DE MAGISTRIS ANCORA UNA VOLTA ASSENTE
MENTRE SI DECIDE IL DESTINO DI ANM
Al tavolo però non si è visto il primo cittadino. Cosa che ha mandato su tutte le furie i sindacati, soprattutto i vertici Usb, che hanno deciso di abbandonare il tavolo delle trattative: «Ancora una volta – fanno sapere dall’Usb – registriamo la mancata presenza del sindaco de Magistris, che leggiamo come una mancanza di attenzione rispetto ad una delicata vertenza come quella del trasporto pubblico locale».

Presente invece la Napoli holding, grazie alle sollecitazioni della Fit Cisl, che non aveva gradito la mancata partecipazione dell’amministratore Amedeo Manzo agli incontri precedenti. Manzo infatti, rispetto al suo predecessore Alessandro Nardi (onnipresente agli incontri Anm), sembra molto distratto dal suo incarico in Bcc. E ai segretari dei sindacati non è sfuggita la cosa.
Ma il giorno del giudizio è fissato per domani. Con l’incontro previsto in Prefettura, dove al tavolo sarà presente anche la Regione. Chissà se il sindaco de Magistris deciderà di partecipare, o preferirà delegare, ancora una volta, nelle mani dei suoi uomini di fiducia le sorti del trasporto pubblico locale.