di Giancarlo Tommasone
Capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, ma senza avere la tessera del Partito democratico. E’ paradossale quanto avviene a Via Verdi, dove Aniello Esposito, detto Bobo, è investito proprio di questo ruolo e per il 2018 non risulta avere la tessera del Pd.
Esposito, a novembre scorso,
ha patteggiato una condanna
a sei mesi per la vicenda
delle candidature “fantasma”,
nelle liste dell’allora candidata sindaco democrat, Valeria Valente
(oggi vicecapogruppo al Senato)
Il sei dicembre scorso, relativamente alle condanne penali susseguenti all’inchiesta che ha interessato Aniello Esposito (che aveva dichiarato a Stylo24 non si sarebbe dimesso da capogruppo), Salvatore Madonna (i primi due consiglieri comunali a Napoli), Antonio Borriello e Gennaro Mola, si è riunita la Commissione di Garanzia del Partito democratico metropolitano di Napoli.
I componenti della Commissione, alla fine della seduta, hanno potuto soltanto decretare la sospensione dal partito di Antonio Borriello. Perché solo Borriello? Perché Borriello è l’unico che a dicembre scorso risultava essere iscritto ai dem. Diversa la situazione, invece, per Esposito, Madonna e Mola.
La seduta del sei dicembre scorso della Commissione
di Garanzia del Pd metropolitano di Napoli
«Relativamente alle condanne penali riportate dagli organi di stampa e comminate a Salvatore Madonna, Antonio Borriello, Aniello Esposito e Gennaro Mola, si è accertato che alla data odierna, l’unico iscritto al Pd per l’anno 2018 e per il quale questa commissione può emettere un provvedimento è Antonio Borriello», è scritto nel documento relativo alla seduta del sei dicembre. Per quanto riguarda, invece, Esposito, Madonna e Mola, «dall’anagrafe validata in data odierna non risultano aver rinnovato l’adesione al Pd per l’anno 2018; in ogni caso – è scritto ancora nel documento – per i fatti de quo, per gli stessi, è perciò preclusa una eventuale iscrizione al partito per l’anno 2018». Oltre al capogruppo Esposito, non è dunque iscritto al Pd, pure Salvatore Madonna. Ciò vuol dire che su cinque componenti in consiglio comunale, si può contare soltanto su tre «autorizzati», gli altri due si potrebbero definire «abusivi» del Partito democratico.