Il 27enne di Pianura prelevato da due uomini davanti la cornetteria di Soccavo e scomparso nel nulla: non si esclude la lupara bianca. Gli investigatori indagano sui suoi rapporti con il gruppo Carillo-Perfetto e sulla faida che da mesi sta avvelenando il quartiere
di Luigi Nicolosi
Non un allontanamento volontario, frutto di un improvviso “colpo di testa”, ma un vero e proprio rapimento. Ora dopo ora è questa la pista che gli investigatori stanno battendo con sempre maggiore convinzione per far luce sulla scomparsa di Andrea Covelli, 27enne di Pianura di cui nessuno ha più notizie da ormai quasi quarantotto ore. Il giovane, stando a una prima ricostruzione della vicenda, sarebbe stato prelevato con la forza da due uomini nei pressi della cornetteria “Poldo” di Soccavo: il commando a quel punto si sarebbe nuovamente diretto, intorno alle due di notte di mercoledì, verso Pianura. Da quel momento in poi di Covelli si è persa qualsiasi traccia.
I parenti, disperati, ieri pomeriggio hanno organizzato un blocco stradale davanti al commissariato di zona, in corso Duca d’Aosta, chiedendo agli uomini dello Stato di mettersi al lavoro per trovare il loro caro. Le indagini al momento sembrano però tutte in salita. Per l’intera notte di ieri la polizia ha infatti setacciato la zone di via Evengelista Torricelli, dove tra l’altro risiede proprio Covelli, e via Napoli. Al momento non è dato sapere se le perquisizioni abbiano dato qualche tipo di esito, ma di certo il 27enne scomparso non è stato ancora ritrovato e, ora dopo ora, i familiari del giovane sono sempre più allarmati. Decine, infatti, gli appelli pubblicati sui social affinché si faccia chiarezza sulla vicenda: «Ridateci Andrea, vivo o morto». Un’ipotesi, la secondo, che purtroppo nessuno si sente in questo momento di escludere.
Gli investigatori della Polstato stanno cercando intanto di ricostruire il giro di frequentazioni e i trascorsi di Andrea Covelli. Il giovane pianurese non ha alle spalle alcun precedente penale e la sua fedina penale è praticamente immacolata. Suo fratello minore Antonio ha però avuto qualche guaio con la legge, in particolare per via dello spaccio di droga, e in passato è stato anche vittima di un raid. Covelli junior per qualche tempo si era così allontanato da Napoli, ma di recente aveva fatto rientro in città. Entrambi i fratelli avrebbero poi qualche frequentazione di troppo nel clan Carillo-Perfetto, egemone proprio nella zona di via Torricelli, e avrebbero addirittura un’amicizia personale con il giovane rampollo Mattia Perfetto, a sua volta ferito in un agguato poche settimane fa. I Carillo-Perfetto sono da mesi impegnati in una faida spietata con i rivali del cartello Esposito-Marsicano-Calone e gli investigatori temono che la scomparsa di Covelli sia da ricondurre proprio a quest’ambito. Poche ore prima, tra l’altro, alcuni uomini armati avevano attraversato via Torricelli, minacciando i residenti: «Domani qualcuno piangerà». Motivo per il quale nessuno esclude al momento l’ipotesi della lupara bianca.