di Giancarlo Tommasone
Il documento è riportato sul sito meetup.com nella sezione dedicata agli amici di Beppe Grillo di Napoli. E’ il 12 ottobre del 2012. Attraverso un comunicato stampa, a firma del Movimento 5 Stelle-Marano di Napoli, si annuncia: “Il movimento cinque stelle sbarca a Marano e apre uno sportello di consulenza per i cittadini contro i disservizi nella riscossione tributi e dei canoni idrici. Ma non solo. A partire da mercoledì prossimo gli attivisti del movimento che fa capo a Beppe Grillo, saranno disponibili per un confronto a tutto campo sui temi della vivibilità della cittadina a nord di Napoli. Il movimento è pronto a scendere in campo anche per le prossime elezioni amministrative «ma diversamente da quanto riferito nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa, correrà da solo, senza alcun apparentamento con Mauro Bertini, o altri partiti» – lo precisa il “grillino” Andrea Caso confermando una scelta già fatta in altre realtà”.
Attenzione. Un meetup a Marano esisteva già dal 2011. Perché allora c’è l’esigenza, un anno e mezzo dopo, per i 5 stelle di ribadire lo sbarco in città? Al meetup del 2011 faceva capo la civica Città in Movimento con la quale lo stesso Andrea Caso (candidato alla Camera per il M5S alle Politiche del 4 marzo) si presentò in una coalizione di centrosinistra in appoggio a Mauro Bertini (indagato nell’inchiesta del 2017 sul Pip di Marano). Il meetup del 2011 era stato autorizzato? In caso contrario, era ‘abusivo’? Si trattava di un’iniziativa espressamente elettorale? I vertici del M5S sapevano della sua esistenza? Se sì, con quali modalità e con il placet di quali vertici M5S era stato aperto a Marano nel 2011?

A sottolineare i particolari della vicenda sono gli internauti (alcuni dei quali attivisti) tramite i commenti che qui riportiamo: “Da quando si sono ripresentati (sottolineiamo il ‘ripresentati’, cioè presentatisi di nuovo, ndr) che hanno aperto questo sportello e fanno incontri in questa sede. Anzi inizialmente si appoggiavano alla sede di Bertini. Ho chiesto sul gruppo almeno due volte spiegazioni, senza averne”, scrive Immacolata F.; “so per interposta persona che questo gruppo di movimentisti (???) hanno appoggiato Bertini (candidato sindaco di Sinistra) alle ultime comunali di Marano, senza presentare una lista autonoma…”, afferma Gennaro N.
Interessante è il commento che posta Garofalo M., il messaggio è stato pubblicato (lo ribadiamo su www.meetup.com) e lo riportiamo integralmente con tutti i riferimenti: “Mi misi in contatto attraverso un riferimento che comparve mesi fa sul nostro MeetUp con questo gruppo di Marano. Il nominativo era quello di un uomo invece mi rispose una donna tale Luisa Rametta, la quale mi chiese un contatto Fb precisandomi che mi si sarebbe presentata con il cognome leggermente artefatto ‘se no quelli mi fanno storie’. Al cellulare, lì per lì, non entrai nell’identità di quelli anche perché subito dopo mi invitò ad una festa che tennero in una villa confiscata alla camorra con la presenza dei figli dell’ex sindaco Bertini e persone (a quanto mi parve di capire) dell’ex giunta dello stesso.

I successivi eventi Fb che mi arrivarono avevano come costante il riferimento al gruppo del suddetto ex sindaco. Mi sono ripromessa di prendere parte ad una prossima loro riunione, appena riuscirò a trovare il tempo opportuno. Di certo sono persone impegnate sul territorio ma limitatamente ad un paio di temi ( non di poco valore, per carità) e non mi pare che facciano mai riferimento al M5S. Francamente non posso aggiungere altro per correttezza, visto che non li conosco personalmente”. Al che Immacolata F. risponde: “Mi è stato riferito che la stessa Luisa Rametta pubblicamente non dice mai di essere del movimento. Che dire? Vedremo cosa faranno adesso”. E il mistero della nascita ufficiale del meetup maranese continua. E sulla vicenda dello sportello di assistenza fiscale non è ancora finita. C’è ancora una cosa da dire.
(I – Continua)