di Giancarlo Tommasone
Il regolamento per la selezione dei candidati del Movimento 5 Stelle per la partecipazione alle parlamentarie (come da ultima integrazione del Comitato di Garanzia del 13 gennaio 2018), all’articolo 6, comma (i) sancisce che il candidato “non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto un mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore e/o componente di giunta o governo, con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle a far data dal 4 ottobre 2009”. Andrea Caso, ha dichiarato a Stylo24 (che per primo ha sollevato il caso), che lui non ha partecipato alle parlamentarie. Ma il problema è a monte: il regolamento infatti detta le linee guida per un comportamento di natura espressamente politica.

Che differenza c’è tra un candidato che si presenti alle parlamentarie e uno che viene indicato dal Movimento? Entrambi devono attenersi alle regole e l’articolo 6, comma (i), sancisce – lo ribadiamo – che “non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello… a far data dal 4 ottobre 2009”.
Alle elezioni del 2011 Caso si è presentato con la lista Città in Movimento in appoggio al candidato sindaco Mauro Bertini, in una coalizione che si può definire espressamente politica, poiché vedeva la presenza, oltre alla civica Altra Marano, di Idv, Federazione della Sinistra (Prc e Pdci) e Sel.

Gli attivisti – riguardo alla vicenda Caso – potrebbero pure ribattere che, secondo le ultime direttive emanate dal Movimento, quel che conta è non essersi candidati contro il M5S. E che nel 2011 il Movimento 5 Stelle non si presentò alle elezioni amministrative a Marano. Ma in questo caso ci troveremmo davanti a una sorta di cavillo, perché continuerebbe a far fede il comma (i) dell’articolo 6 di cui scrivevamo all’inizio del pezzo. E perfino a un paradosso, perché magari ex rappresentanti politici del Pd o di Forza Italia (considerati acerrimi nemici del M5S) potrebbero presentarsi alle elezioni col Movimento provando che, sì, è vero, in passato si erano candidati con i democrat o con i forzisti ma non in tornate che vedevano anche la presenza dei grillini (e quindi contro il M5S).

C’è poi da considerare un altro fattore. Sempre a Stylo24, riguardo alla lista Città in Movimento, Caso dichiara: noi sul territorio ci presentammo con Città in Movimento, che faceva capo ad un meetup, Marano a cinque stelle. Adesso ci chiediamo: siccome il Movimento, a quelle elezioni non si presentò, Caso da chi aveva auto il placet per correre con una lista che nelle sembianze è una civica, ma che nel simbolo e per il fatto che facesse capo a un meetup ha tutta la sostanza di essere espressione del meetup Marano a cinque stelle? E nella seconda ipotesi, il meetup grillino ha sostenuto Bertini (coinvolto nell’inchiesta del Pip di Marano) alla tornata del 2011?