Situazione d’emergenza in città malgrado la riapertura del dormitorio pubblico residenziale. Summit in commissione Infrastrutture
di Ilaria Riccelli
In commissione Infrastrutture, a Napoli, si parla del degrado di piazza Garibaldi e della situazione di forte abbandono che ancora si respira in molte zone della città. Alla riunione – presieduta dal consigliere Fulvio Frezza – hanno partecipato anche l’assessore al Welfare Monica Buonananno e quello all’Ambiente Raffaele del Giudice. Le problematiche sono tante, e soprattutto dopo questo lungo periodo di quarantena si devono tirare le somme e capire come intervenire. Al centro del dibattito ci sono le tante persone senza fissa dimora che si trovano ad abitare di notte i portici del Museo nazionale o del Teatro San Carlo o il porticato Morelli e che la mattina vengono aiutate dagli operatori a sistemare le proprie cose. Il volto della città di notte cambia, ed è necessario gestire l’emergenza dei clochard assicurando loro la distribuzione del cibo, senza però dimenticarsi di rispettare le regole imposte per garantire igienizzazione e decoro urbano.

L’assessore al Welfare e quello all’ambiente hanno fornito informazioni necessarie per capire quali sono stati gli interventi dell’amministrazione in concerto con Prefettura e associazioni di provati rispetto ai senza fissa dimora e all’igienizzazione dei luoghi. «Risulta importate fare una mappatura precisa per capire dove e quando le diverse associazioni distribuiscono past. Quello che l’amministrazione deve garantire è la massima attenzione alle regole e il rispetto delle stesse: è importante pensare all’accoglienza dei senza fissa dimora, ma è necessario tenere in considerazione l’igiene e il decoro della città», ha detto l’assessore Monica Buonanno sul punto.
La quale ha poi ribadito il lavoro sinergico compiuto dai diversi assessorati e competenze sul punto: è stato quindi istituito un calendario con date e luoghi in cui si terranno interventi straordinari per sanificare e igienizzare alcuni punti della città. L’assessore al Welfare ricorda altresì la necessità di contemperare le diverse esigenze tutelando coloro che non hanno una casa senza tuttavia dimenticare il decoro e la pulizia della città.

Nonostante sia stato aperto il dormitorio pubblico residenziale 24 ore su 24 si deve ancora intervenire per 900 persone mappate in giro per la città. Si devono trovare strutture alternative idonee, ma fino adesso ancora nessuna altra casa di accoglienza adatta è stata trovata. L’amaro ricordo dell’assessore Buonanno: «Durante la pandemia molti senza tetto erano multati perché senza casa». Un controsenso lascia addosso il peso di questa problematica e l’impellente necessità di validi interventi.