E’ stato disposto il sequestro della salma salma di Giovanni Venezia, il 53enne ex scoibentatore della “Isochimica” di Avellino, morto a causa di una malattia che potrebbe essere direttamente correlata alla prolungata esposizione all’amianto.
Il provvedimento è stato deciso dal procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, ed è stato eseguito al termine della celebrazione dei funerali, svoltisi a Grottolella (Avellino), dove l’ex operaio viveva con la moglie e le due figlie.
La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio. Venezia è il 27esimo ex dipendente deceduto dell’azienda di Elio Graziano che negli anni ’80 scoibentava le carrozze ferroviarie dall’amianto nello stabilimento di Borgo Ferrovia, ad Avellino.
L’uomo non era
tra le 237 parti
civili nel processo
in corso a Napoli
Avrebbe dovuto testimoniare in una delle prossime udienze, dopo aver rinunciato più di una volta a causa delle sue gravi condizioni di salute.