Claudio d’Esposito attaccato da un costruttore che alcuni anni fa fu al centro di un’iniziativa edilizia bloccata anche grazie alle denunce del Panda
di Fabrizio Geremicca
Claudio d’Esposito, presidente della sezione del Wwf in penisola sorrentina, protagonista di molte battaglie per la tutela del territorio e contro la proliferazione dei box interrati a scapito di agrumeti e uliveti, domenica pomeriggio (26 marzo) è stato aggredito a calci e schiaffi a Sant’Agnello. Gli si è avvicinato un imprenditore del settore edile, alcuni anni fa al centro di un’iniziativa edilizia che fu bloccata anche grazie alle denunce del Panda. Botte, minacce e recriminazioni relative alla perdita di un grosso affare economico. All’episodio hanno assistito varie persone. D’Esposito è riuscito alla fine a trovare rifugio in un appartamento. E’ stato poi soccorso da un’ambulanza.
Gli infermieri hanno dovuto a loro volta chiedere l’intervento dei carabinieri per allontanarsi in sicurezza e il mezzo di soccorso e stato accompagnato dai militari fino all’ospedale di Sorrento. Lì i medici hanno assegnato al presidente sorrentino del Panda un codice giallo e una prognosi di dieci giorni per trauma cranico lieve e varie contusioni.
Cafiero De Raho ha portato il caso in Parlamento
Sul grave episodio, che ben evidenzia fino a che punto anche in penisola sorrentina sussistano gravi situazioni di legalità e fino a che punto la criminalità si sia infiltrata nei settori del cemento e dell’edilizia, talora peraltro riuscendo finanche a stringere rapporti di affari e di sostegno con esponenti politici del territorio, è intervenuto nel pomeriggio di mercoledì 29 marzo in Parlamento Federico Cafiero De Raho l’ex capo della Procura nazionale antimafia, che in occasione delle ultime votazioni si è candidato ed è stato eletto con il Movimento Cinque Stelle.
«Voglio rappresentare – ha detto – una situazione riguardante un rappresentante del Wwf della penisola sorrentina, Claudio D’Esposito, aggredito brutalmente in Sant’Agnello da un soggetto già condannato per associazione camorristica in considerazione del fatto che D’Esposito per anni ha lottato affinché non fosse realizzato un parcheggio». Ha aggiunto: «L’esponente del Wwf ancora non ha presentato querela ed è evidente che, in mancanza di una procedibilità d’ufficio, si troverà a dover presentare denuncia nei confronti di un soggetto particolarmente pericoloso».
Sul caso ecco cosa dice Lello Lauria, il presidente della sezione della Campania del Wwf: «Siamo tutti addolorati per quanto è avvenuto e siamo molto preoccupati per la salute di Claudio. Continueremo a stargli vicino soprattutto dal punto di vista umano e morale. Nei prossini giorni, appena starà meglio, in base alle sue legittime decisioni valuteremo sul da farsi».