Bisogna lavorare su di un doppio binario: scientifico e di prevenzione
di Francesca Piccolo
«Stanno effettuando i controlli, programmando i sopralluoghi nelle scuole». Lo ha annunciato il primo cittadino di Pozzuoli sulla sua pagina fb allegando anche il testo dell’Ordinanza alle 7.30 del mattino dopo una brutta notte di paura. Intanto rassicurano le note stampa ufficiali dall’esito dei controlli effettuati negli edifici scolastici dei comuni di Bacoli e di Monte di Procida. «Nessun danno alle strutture» dopo il sisma di stanotte si registrebbe anche per le abitazioni, per il sisma piu forte tra quelli registrati dal 1989 nei Campi Flegrei.
«Nel giro di mezz’ora i nostri tecnici si recheranno presso tutti gli istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado, per verificare eventuali danni alle strutture» ha spiegato Luigi Manzoni. Ieri avevamo già incalzato i suoi diretti collaboratori per la comunicazione, il sindaco di Pozzuoli non manca però di rimarcare nella sua nota di oggi: «È un eccesso di zelo dopo i controlli già effettuati tra agosto e settembre, ma alla luce della scossa di questa notte è doveroso tranquillizzare il personale delle scuole, gli alunni e i genitori».
La preoccupazione delle persone
La gente inizia ad essere seriamente preoccupata, sembra di essere spettatori anche di una diatriba scientifica tra massimi esperti, la cui pericolosa cavillosità però potrebbe costare cara a qualcuno, ed è più questa la paura che ormai tiene sveglia la popolazione da giorni. Dopo un dettagliatto studio vulcanologico, accolto dalla comunità scietifica e reso noto anche dalla rivista Earth Science, risalente al 2018, e dopo le missive del 2022 inviate dall’autore, lo scienziato napoletano Giuseppe De Natale ex Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, oggi si pone forte l’esigenza di una composizione su un’unica linea sia scientifica sia «interventistica» coesa e sinergica, dove gli amministratori e gli sicenziati si auspica lavorino solo sul paradigma delle assunzioni di responsabilità per il bene comune.
Intervistato ieri da Stylo.24.it e volutamente senza entrare nei toni polemici bensì in quelli propositivi, oggi si sente il bisogno di capire perché non si è dato ancora esito alla pec inviata dal vulcanologo De Natale al Prefetto di Napoli, il 18 settembre scorso, nella quale è scientificamente sottolineata la pericolosità di eventi così continui e in incremento di magnitudo, nonché la posizione scientifica espressa in quella relazione dal vulcanologo, dove si dà consiglio di iniziare a far sgombrare le famiglie residenti nelle zone di Agnano e della Solfatara. Sembra però che al momento si opti per una visione più machiavellica di quella che è già un’emergenza.